Cingoli è soprannominata “il Balcone delle Marche” per le ampie vedute che, dal Conero ai Sibillini, abbracciano la campagna fino al mare. L’omogeneità del tessuto urbano corrisponde a una forte coesione ambientale: l’abitato, la cui salubrità climatica è proverbiale ormai da cinque secoli, s’inserisce armonicamente in un paesaggio dove l’opera dell’uomo e quella della natura si sono perfettamente integrate valorizzandosi a vicenda. L’antica varietà dei colori caldi degli intonachi delle facciate degli edifici, che si susseguono ininterrottamente lungo l’arteria principale della città o si ergono isolati in qualche suggestiva piccola via secondaria, armoniosamente intercalata dall’austerità della pietra degli eleganti portali rinascimentali emanano una sensazione di calma e rara atemporalità . Il visitatore, anche il più assorto, è subito rapito, in modo quasi discreto, da angoli e scorci di grande impatto scenico ed emotivo che Cingoli rivela durante le diverse ore del giorno.