Adriatic-Route for Thematic Tourism
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Osimo

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Arroccata su un poggio a 265 m. slm, immersa nella ridente campagna marchigiana, si estende la città di Osimo, vicinissima al Conero e a soli 70 km dai monti Sibillini. La sua forma ricorda l’impronta d’un gigantesco piede sinistro, quasi a voler simboleggiare le tracce delle popolazioni antichissime che si sono succedute sul suo territorio, dai Piceni ai Greco-Siculi, dai Celti ai Romani. Proprio questi, a partire dal III sec. a.C., la renderanno grande nominandola addirittura colonia e dotandola di quelle mura possenti (174-175 a.C.) che ancora oggi costituiscono un unicum tra le città marchigiane. Tra gli edifici religiosi di maggiore interesse architettonico si ricorda il Santuario di San Giuseppe da Copertino che conserva al suo interno le spoglie di San Giuseppe da Copertino, patrono di Osimo e protettore degli studenti ed il Santuario della Madonna di Campocavallo, in località Campocavallo di Osimo, che venne dedicato alla Vergine Addolorata in seguito ad un prodigio avvenuto nel 1892. Molto interessanti sono le Grotte. Il sottosuolo di Osimo è percorso da una fitta rete di gallerie, cunicoli ed ambienti sotterranei scavati a più livelli, spesso collegati tra loro verticalmente mediante pozzi o camini percorribili tramite tacche o pedarole. Molteplici e differenti sono le rappresentazioni che si ritrovano all’interno delle grotte: dai bassorilievi di carattere religioso custoditi all’interno delle Grotte del Cantinone, ai simboli legati alla presenza dei cavalieri Templari e del Sovrano Militare Ordine di Malta, come la “triplice cinta” e la croce a otto punte, visibili all’interno delle Grotte Simonetti.

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