Acquaviva Picena, borgo medioevale cinto da mura e bastioni, presenta come interessante tradizione artistica la produzione delle “paiorole”, ossia cesti realizzati con paglia di frumento, vimini e vari tipi di canne palustri. Dagli anni Settanta vengono prodotte anche bamboline e personaggi del presepe con gli sfogli del mais. La lavorazione è totalmente manuale e sono le donne ad occuparsi dei materiali e della realizzazione.
Interessante e caratteristico è il Museo della “Pajarola”, che custodisce una raccolta di cesti, utensili da cucina, bamboline realizzate con intreccio di paglia, vimine e materiali naturali vari. Si presenta come un luogo ricco di cultura e tradizioni, perfetto per chi ama immergersi nell’arte e nella storia. A soli 7 chilometri dalla Riviera delle Palme a 360 km slm, il borgo con la poderosa Rocca Medioevale, capolavoro dell’architettura militare rinascimentale, si impone maestosamente agli occhi del visitatore.
La piazza principale è il baricentro del centro storico, disposto in forma allungata fra due opposti colli. Su quello occidentale, sorge la rocca, sede del Museo delle Armi Antiche e splendido scenario ogni anno in agosto di una lieta rievocazione storica, e su quello orientale la Terra Nova, l’ampliamento dell’abitato di età rinascimentale. Le strade del borgo corrono fra loro quasi parallele e sono raccordate da rampe gradonate come il pittoresco vicolo del Trabucco, dove anticamente vi erano depositate delle macchine belliche simili alle catapulte. Tra gli edifici religiosi di pregio, merita di essere citata la chiesa di San Lorenzo, contenente un retablo seicentesco, e la chiesa e convento di San Francesco, fondati secondo la tradizione dallo stesso Santo di Assisi.
L’evento più significativo che ha luogo ad Acquaviva Picena nel corso dell’anno è Sponsalia, la rievocazione storica del matrimonio tra Forasteria d’Acquaviva e Rainaldo di Brunforte (1234). Organizzata dal 1988 a cavallo tra i mesi di luglio e agosto, prevede la disputa del Palio del Duca.