La riserva naturale Gola del Furlo copre un’era di 3.626,94 ettari. È stata istituita nel 2001 e i comuni interessati dall’area sono:  Acqualagna, Cagli, Fermignano, Fossombrone, Urbino .  All’interno della gola, i romani hanno scavato due gallerie nella roccia: la galleria grande è ancora oggi aperta al traffico pedonale e veicolare (è stata terminata nel 76 d.C. per volere dell’imperatore Vespasiano); la galleria piccola, visibile dalla strada, ma il cui accesso è possibile con visita guidata, è datata alla prima metà del I sec d.C. Come un atlante all’aperto, le rocce della Gola  illustrano le principali formazioni rocciose dell’Appennino Umbro-Marchigiano dove sono presenti diversi tipi di fossili. I più abbondanti rappresentano ciò che resta di un gruppo di animali ora estinti, chiamati Ammoniti che appartengono al raggruppamento dei Molluschi Cefalopodi. La vegetazione è costituita prevalentemente da boschi di leccio, da querceti e da vasti orno-ostrieti nel resto del territorio. Alle quote più elevate si trovano invece le praterie. La fauna presenta numerose specie di interesse naturalistico, tra cui numerosi i rapaci: nella Riserva si è stabilita da anni una coppia di maestose aquile reali; nelle pareti di roccia nidifica il falco pellegrino. L’ambiente boschivo è regno indiscusso del lupo appenninico.